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GOLF GTE

Giovedì, 31 Marzo 2016

 

Correva l'anno 2012 quando uscì la settima generazione della Volkswagen Golf nelle rispettive varianti benzina e diesel, poi fu commercializzata la TGI, ovvero la versione a metano. Nel mese di febbraio del 2014 fu la volta, invece, della e-golf a trazione totalmente elettrica e ora questa: la GTE, che monta un motore ibrido plug-in in grado di erogare ben 204cv e la casa di Wolfsburg dichiara un consumo medio di soli 1,7l/100km.

Il Motore:

Il gruppo moto propulsore è composto da un motore endotermico 1.400 TSI da 150cv e da un motore elettrico da 8,7 kwh che eroga 102cv. La potenza complessiva è di 204cv che spingono la Golf da 0 a 100 km/h in soli 7,6 secondi e garantiscono una velocità massima di 222 km/h in modalità GTE; per quanto riguarda i consumi di questa vettura possiamo definirlo un argomento tabù, in quanto si possono percorrere 70km/l come se ne possono percorrere 10km/l, ma questo com'è possibile? In realtà la risposta è molto semplice: volete correre? Fate il pieno di elettricità, il pieno di benzina, attivate la modalità GTE e il divertimento è assicurato (il sound non è niente male). Volete che il vostro CDB segni 70km/l? Bene, allora vi consigliamo di fare il pieno di elettricità e usare ESCLUSIVAMENTE la modalità elettrica dal lunedì al venerdì per gli spostamenti cittadini e la modalità ibrida nei fine settimana per le gite fuori porta. Ma attenzione non scaricate tutta la batteria nei primi 50km, usate l'ibrido (o meglio il 1.400 TSI) nei percorsi extraurbani in modo da avere energia per usare la macchina in e-mode una volta arrivati a destinazione.

Design esterno:

Come la GTI e la GTD, anche la GTE ha il suo colore “dominante” e in questo caso è il BLU che spicca nella calandra anteriore terminando nei gruppi ottici full LED, sulle pinze dei freni, nel battitacco delle portiere anteriori e nelle cuciture del volante e dei sedili che, come da tradizione, sono rivestiti con tessuto Clark. Ma come si distingue una GTE da una GTI se la vedete arrivare minacciosa nel vostro specchietto retrovisore? Dalle meravigliose luci diurne a LED a forma di C che sono disponibili solo per la versione ibrida e per quella elettrica.

Per quanto riguarda il design laterale è uguale a quello delle Golf canoniche, mentre è proprio il posteriore che spicca per il suo doppio scarico in stile GTD ma qui il logo VW ha delle sfumature blu proprio ad indicare che questa non è la versione a gasolio.

Design interno:

C'è da dire che qui le differenze con le normali Golf sono quasi inesistenti e visto che delle cuciture blu ne abbiamo già parlato passiamo a differenze più sostanziali: la prima cosa che colpisce in assoluto quando si sale a bordo è l'assenza (o quasi) del contagiri, che è sostituito da un indicatore di utilizzo della potenza espresso in percentuale, mentre il contagiri prende il posto dell'indicatore della temperatura dell'acqua visto che su un'auto ibrida plug-in quest'ultima interessa ben poco, ma non temete perché nei vari menù a tendina è possibile visualizzare la temperatura dell'olio.

Su strada:

Come tutte le golf anche questa ha il suo caratterino; è ben piantata sull'asfalto e la trazione anteriore non si fa odiare dal classico sottosterzo grazie anche all'XDS, ovvero il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale, che consente di limitare quasi del tutto lo slittamento della ruota interna riducendo, appunto, il sottosterzo aumentando di conseguenza il go-kart feeling tipico della Golf.

Il comfort di marcia su lunghe percorrenze è molto buono, merito anche all'eccellente insonorizzazione che filtra sia il motore TSI sia i fruscii del vento. Ottimo anche il sedile che grazie alla sua ergonomia sportiva evita che il conducente venga strattonato a destra e a sinistra durante le manovre più “vivaci”. L'assetto si comporta bene e non è particolarmente rigido anche se consigliamo di optare per il DCC (dynamic chassis control), un optional da €900 circa ma che vi farà apprezzare anche le buche più profonde salvandovi la schiena; inoltre grazie a questo optional selezionando la modalità GTE le sospensioni si irrigidiranno garantendo una tenuta di strada ottimale. Insomma è un accessorio che, a differenza di altri, si può apprezzare tutti i giorni, sia nella guida cittadina che in quella più sportiva nel fine settimana.

Sistema di navigazione:

Una particolare attenzione va al sistema di navigazione Volkswagen Discover Pro, il più costoso per intenderci; quest'ultimo sulla GTE si differenzia dalle altre Golf per il semplice fatto che ci fornisce molte più informazioni adatte al tipo di vettura quali, ad esempio, le colonnine pubbliche per la ricarica delle batterie oppure disegna sulla mappa un'area che indica quanta distanza possiamo percorrere con il motore elettrico, oltre ovviamente a tutti i servizi Car-Net che hanno anche le altre Golf. Ma non finisce qua, perché la Volkswagen ha pensato bene di fornire un servizio tramite il quale potrete gestire la vostra vettura da remoto, ma solo per i clienti della GTE o della e-Golf; questa funzione vi permetterà di visualizzare la posizione del vostro veicolo o di attivare/disattivare la ricarica (ammesso che la spina di ricarica sia attaccata ovviamente); ma la funzione più interessante forse è quella che vi permetterà di azionare il sistema di climatizzazione della vettura qualora dovesse fare troppo caldo o troppo freddo in modo da trovare la vostra Golf alla temperatura che meglio preferite.

Ricarica delle batterie:

La casa di Wolfsburg fornisce ben due cavi per ricaricare la vostra GTE; il primo che, grazie ad un trasformatore, può essere attaccato ad una normale presa domestica (in questo caso per una carica completa ci vorranno poco più di 4 ore), mentre il secondo vi consentirà di ricaricarla tramite le colonnine pubbliche (in tal caso il tempo scenderà a circa 2:30 ore).

Ma dove si trova la presa per la ricarica dell'auto? Proprio dietro lo stemma VW anteriore, lo si apre e si attacca la spina, come se fosse un telefono cellulare.

Optional:

Anche questa versione della Golf presenta una lista di optional da capogiro, ma qui la dotazione di serie si fa apprezzare parecchio; la GTE infatti ha come equipaggiamento di base i fari anteriori e posteriori full LED, i cerchi in lega da 17”, il sistema di infotainment a colori con bluetooth, un cambio DSG a tripla (si leggete bene) frizione, quattro modalità di guida, il climatronic bi-zona e lo specchietto retrovisore autoanabbagliante.

Per quanto riguarda gli optional a pagamento ce ne sono molti che noi consigliamo, come ad esempio il sistema di navigazione Discover Pro, che si fa apprezzare sia per lo schermo da 8” sia per una miglior definizione, c'è il DCC (il sistema di sospensioni adattive) che come abbiamo già detto è un toccasana per le strade italiane e il Park Pilot che nei parcheggi fa sempre comodo. Mentre, a nostro avviso, molto utili sono il tettino apribile e il keyless access; il tettino lo consigliamo perché in molti casi può sostituire il climatizzatore, che essendo elettrico vi abbasserà notevolmente (specie in inverno) l'autonomia del motore elettrico. Il secondo invece è un sistema che già conosciamo ovvero quello che vi consente di aprire/chiudere la vettura e accendere il motore senza l'utilizzo della chiave.

ATTENZIONE: i fari full LED di serie sulla GTE non sono orientabili, qualora li voleste dovrete optare per i bi-xenon (circa €200), che avranno anche la funzione DLA (abbaglianti dinamici automatici), ma questo optional si porta dietro anche il Lane assist (sistema di mantenimento della corsia) incrementando il costo di ulteriori €700. Quindi se voleste optare per i fari orientabili ricordatevi che il costo finale sarà di circa €900.

Le nostre considerazioni:

Anche questa volta la Volkswagen con la GTE ha colpito nel segno (come con tutte le Golf del resto); la nostra prova si è svolta su un tragitto di circa 1400km partendo da Roma arrivando fino a Milano (con sosta a Firenze) e ritorno, quindi è stata percorsa molta autostrada, che non è il territorio ideale per un'ibrida, a velocità comprese fra i 120km/h e 130km/h, nei percorsi urbani è stata utilizzata esclusivamente la trazione elettrica. Con queste prerogative il consumo si è fermato a 6.2l/100km che è un ottimo risultato ma il nostro dubbio è: quale sarebbe stato il consumo medio con una GTD? Se mai dovessimo avere occasione di provarla sulla stessa tratta ve lo faremo sapere!

A nostro avviso ci sentiamo di consigliare questa GTE a chi non percorre molta autostrada e la utilizza prevalentemente nei percorsi cittadini o comunque su strade a scorrimento veloce; ma se siete dei macinatori di chilometri puntate senza dubbio sulla GTD!

a cura di Edoardo Santacroce e Federico Baldinetti

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